Truffe alla guida in aumento, c’è un nuovo allarme in Italia: come difendersi anche mentre si parcheggia

Le truffe ai danni degli automobilisti sono in netto aumento: i momenti critici e le principali strategie messe in atto dai truffatori.

Quando si è alla guida la nostra attenzione è completamente catturata da un gran numero di cose: le altre auto, gli ostacoli lungo la strada, le spie della macchina, talvolta il telefono o i passeggeri.

truffe alla guida come difendersi
In aumento le truffe ai danni degli automobilisti -vivomilano.com

Questo significa che, paradossalmente, siamo più vulnerabili a vari tipi di aggressioni dall’esterno perché non abbiamo letteralmente le risorse mentali per gestirle. Proprio approfittando dello stato mentale dei guidatori, moltissimi malintenzionati ogni anno tendono ad approfittarsi di attimi di distrazione di chi guida, cercando di spillargli denaro in molti modi diversi.

I momenti critici, cioè quelli in cui siamo più esposti alle truffe, sono il parcheggio ma anche la semplice e normale guida a media velocità lungo una strada qualsiasi. A cosa bisogna prestare attenzione?

Le principali tecniche dei truffatori quando siamo in auto

Tutte le tecniche che vengono messe in atto da truffatori che vogliono approfittarsi di noi mentre siamo alla guida sono finalizzate a provocare agitazione nel guidatore e approfittare della sua reazione o della sua confusione per derubarlo o per ottenere del denaro.

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Con la truffa dello specchietto rubano l’orologio -vivomilano.com

La truffa dello specchietto è in circolazione da diverso tempo. Viene attuata da due complici, generalmente su due motorini differenti. Il primo malintenzionato finge di sbattere contro lo specchietto retrovisore di una delle due portiere, di fatto spostando lo specchietto in maniera che il guidatore sia costretto a sporgere la mano dal finestrino allo scopo di riposizionarlo nell’angolazione corretta. A questo punto entra in scena il secondo complice, che sopraggiunge e strappa l’orologio dal polso del guidatore.

La truffa del parcheggio è invece più subdola: si svolge nei parcheggi dei supermercati e prende di mira le donne alle prese con molti sacchetti della spesa. Anche in questo caso la truffa viene messa in atto grazie a due complici che lavorano nello stesso momento: il primo si offre di aiutare la donna a caricare le borse della spesa nel portabagagli, mentre il secondo approfitta del momento di distrazione dell’automobilista per rubare la borsa che normalmente viene poggiata su uno dei sedili per avere le mani libere.

Infine, la truffa dell’investimento si svolge sempre al momento del parcheggio e, in particolare, quando si sta posteggiando in retromarcia. Ad un certo punto si sente un rumore e un grido. L’automobilista crede di aver messo sotto qualcuno e si precipita a vedere cosa sia successo. A questo punto trova qualcuno in terra che lo accusa di averlo colpito con una manovra di parcheggio sbagliata o imprudente. Nella maggior parte dei casi la persona a terra chiederà del denaro in risarcimento per non chiamare l’assicurazione. Bisognerà invece mettersi immediatamente al telefono e chiamare l’ospedale più vicino. A questo punto di solito chi sta fingendo di essere stato ferito si alza “miracolosamente” e si dilegua.

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