Sono contenuti in tantissimi prodotti, l’AIRC allerta sul rischio cancro: vanno eliminati subito

I ricercatori hanno sviluppato un portafoglio di ricerche volte a identificare il rischio di cancro associato a diversi prodotti

Secondo una nuova ricerca finanziata dal governo degli Stati Uniti, le persone a diverse sostanze chimiche ampiamente utilizzate sembrano affrontare un rischio di cancro maggiore, incluso un raddoppio delle probabilità di sviluppare il melanoma.

Prevenzione dei tumori: quali sono i fattori di rischio
L’esposizione a diverse sostanze aumenta il rischio cancro nelle donne – vivomilano.com

Utilizzando i dati raccolti dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), un team di ricercatori accademici ha trovato prove che le donne con diagnosi di alcuni tumori erano esposte a determinate sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), che vengono utilizzate in migliaia di prodotti casalinghi e industriali, anche in articoli resistenti alle macchie e al calore. Di seguito, ecco tutto ciò che c’è da sapere per tutelare la salute.

Esposizione ai PFAS e rischio di cancro: ecco tutte le novità

Il numero di studi sulle sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) associate al rischio di cancro è in aumento. I PFAS sono un gruppo di prodotti chimici fabbricati utilizzati nell’industria e nei prodotti di consumo sin dagli anni ’40 a causa delle loro proprietà utili. Esistono migliaia di PFAS diversi, alcuni dei quali sono stati più ampiamente utilizzati e studiati di altri. L’acido perfluoroottanoico (PFOA) e il perfluorottano solfonato (PFOS), ad esempio, sono due delle sostanze chimiche più utilizzate e studiate nel gruppo.

Gli effetti dei Pfas su salute umana e ambiente
L’esposizione ai Pfas è associata a un maggior rischio di tumore nelle donne – vivomilano.com

PFOA e PFOS sono stati sostituiti negli Stati Uniti con altri PFAS negli ultimi anni. Una caratteristica comune che preoccupa è che molti si decompongono molto lentamente e possono accumularsi nel tempo nelle persone, negli animali e nell’ambiente.

Questi studi sono innovativi per la valutazione diretta dell’esposizione utilizzando campioni di siero conservati. Queste indagini hanno informato la più recente valutazione della cancerogenicità di due PFAS da parte dell’AIRC. L’acido perfluoroottanoico (PFOA), è stato classificato come cancerogeno nel 2023. I PFAS possono essere presenti nella nostra acqua, nel suolo, nell’aria e nel cibo, nonché nei materiali presenti nelle nostre case o nei luoghi di lavoro, tra cui:

  • Acqua potabile – nei sistemi pubblici di acqua potabile e nei pozzi privati ​​di acqua potabile.
  • Suolo e acqua in prossimità di siti di rifiuti.
  • Impianti di produzione chimica, ad esempio presso impianti di cromatura, elettronica e alcuni produttori di tessuti e carta.
  • Cibo – ad esempio nel pesce catturato da acque contaminate da PFAS e nei latticini provenienti da bestiame esposto a PFAS.
  • Imballaggi alimentari – ad esempio carta resistente ai grassi, contenitori/involucri per fast food, sacchetti di popcorn per microonde, scatole per pizza e involucri di caramelle.
  • Prodotti per la casa e polvere – ad esempio negli idrorepellenti e antimacchia utilizzati su tappeti, tappezzerie, indumenti e altri tessuti; prodotti per la pulizia; pentole antiaderenti; pitture, vernici e sigillanti.
  • Prodotti per la cura personale – ad esempio in alcuni shampoo, filo interdentale e cosmetici.
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