Le ferie non dovute devono essere retribuite. Ecco la pronuncia che può cambiare radicalmente il mondo del lavoro in Italia
Da sempre, è intenso il dibattito riguardante il pagamento delle ferie non godute da parte dei lavoratori in Italia. Il nostro Paese non ha dimostrato, negli anni, particolare sensibilità sul punto. Oggi arriva una pronuncia che può davvero cambiare tutto.
Fin qui, infatti, la normativa italiana non ha previsto in modo esplicito il pagamento delle ferie non godute. Tuttavia, diversi esperti del settore e sindacati hanno sollevato la questione, sostenendo la necessità di rivedere le politiche aziendali e normative per garantire un trattamento equo ai lavoratori.
I sostenitori di questa causa sostengono che i dipendenti dovrebbero essere compensati adeguatamente per le ferie accumulate ma non utilizzate. Argomentano che molte persone, per vari motivi, non sono in grado di godere appieno dei giorni di riposo a cui hanno diritto e che questo dovrebbe riflettersi in un compenso appropriato.
D’altro canto, ci sono voci che sollevano preoccupazioni legate alle implicazioni finanziarie per le imprese, specialmente per le piccole e medie imprese. Si teme che obbligare il pagamento delle ferie non godute potrebbe aumentare il carico finanziario su queste aziende, con possibili ripercussioni sulla stabilità economica.
Pagamento ferie non godute: la sentenza
Oggi, però, su questo intenso dibattito fa irruzione una sentenza dell’Unione Europea, che potrebbe cambiare molte cose nel mondo del lavoro per come lo abbiamo conosciuto fino a oggi. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha infatti bocciato la mancata monetizzazione delle ferie non godute a fine rapporto di lavoro nella PA. La sentenza ha sancito come la legge italiana vada in contrasto con le direttive comunitarie. Quindi, i dipendenti pubblici che cessano il servizio, hanno diritto alla monetizzazione delle ferie non godute.
Le sentenze della Corte di Giustizia Europea non fanno giurisprudenza nei singoli Stati, ma i giudici nazionali devono, evidentemente, confrontarsi con gli assunti comunitari. E così, la storia giudiziaria potrebbe cambiare grazie alla vicenda personale e professionale di un ex dipendente di un Comune in provincia di Lecce, al quale l’amministrazione di appartenenza non aveva pagato 79 giorni di ferie annuali mai utilizzate. Questo, evidentemente, in ossequio alla legge italiana che, però, oggi, viene dichiarata in conflitto con quanto sostiene l’Europa.
Nella sentenza si legge come il datore di lavoro debba obbligatoriamente mettere nelle condizioni il lavoratore di conoscere che ha delle ferie da potersi godere e metterlo nelle condizioni di farlo. Il lavoratore perde la possibilità di farsi retribuire le ferie solo nel caso in cui abbia rifiutato di utilizzarle, pur dietro richiesta con insistenza del datore di lavoro.
