La truffa che terrorizza i lavoratori, si fingono medici per entrare in casa: attenzione a queste frasi

Le truffe porta a porta ampliano gli orizzonti, vedendo come vittime anche gli ignari lavoratori: i finti medici dell’INPS.

Sono stati messi più volte in guardia gli anziani dal non aprire alla porta a nessuno, o in alternativa, di non fornire ad essi informazioni di carattere personale-bancario. Diverse guide, annunci, avvisano periodicamente i soggetti più fragili a diffidare da sedicenti operatori, postini con pacchi da pagare, nonché poliziotti. La prudenza non è mai troppa quando si parla di raggiri. Nonostante la prudenza, la cosa può diventare destabilizzante quando a presentarsi davanti alla porta di casa sono persone più o meno aspettate.

Truffa ai lavoratori in mutua: i controlli INPS
Truffa ai lavoratori in mutua: i sedicenti controlli INPS – vivomilano.com

Una nuova truffa sta dilagando in Italia, dove ad essere vittima non sono più gli anziani, bensì i lavoratori in malattia. Quando si prendono giorni di mutua, è normale aspettare la visita di operatori e medici incaricati a fare un controllo negli orari prestabiliti.

Quello che risulta inusuale è il modo in cui questa pratica viene svolta. Per legge, è obbligatorio aprire ad un funzionario quando si usufruisce del periodo di malattia, ma i controlli sono talmente sporadici che risulta quasi difficile intercettare i campanelli d’allarme che indicano il fatto che si è semplicemente vittime di raggiro.

Truffa ai lavoratori: i sedicenti controlli durante il periodo di malattia

Stavolta a lanciare l’allarme è L’INPS. A seguito di alcune segnalazioni dai lavoratori, ha informato gli stessi su una nuova truffa che coinvolge malintenzionati che si spacciano per medici incaricati al fine di compiere rapine o ottenere informazioni finanziarie. I truffatori sfruttano lo stato di malattia delle vittime per farsi aprire la porta di casa, minacciando oltretutto conseguenze legali, con il solo scopo di compiere furti o raccogliere dati sensibili. A tal proposito, l’istituto previdenziale ha fornito alcune precauzioni per difendersi da questa truffa.

Truffa porta a porta
Truffa porta a porta ai lavoratori: come riconoscere i falsi operatori INPS – vivomilano.com

In primo luogo, i lavoratori in malattia sono stati avvertiti di diffidare di chi si presenta in gruppo. I truffatori agiscono sempre in coppia: uno distrae la vittima mentre l’altro compie azioni illecite in casa. È bene sapere che la richiesta di dati anagrafici o bancari è indubbiamente un segnale d’allarme. Le visite fisiche, infatti, sono condotte da un solo medico incaricato che è già in possesso di tutti i dati relativi al lavoratore malato.

Inoltre, l’istituto ha ricordato che le visite fiscali, per legge, hanno orari prestabiliti (dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 17 alle 19 del pomeriggio). In caso di assenza, la sanzione non scatta immediatamente, ma il lavoratore viene invitato a recarsi negli ambulatori Inps locali in una data specifica. L’istituto previdenziale ha sottolineato che non invia funzionari alle abitazioni. Il consiglio, dunque, è quello diffidare di chiunque si dichiari incaricato o funzionario Inps, chiedendo per questo di effettuare accertamenti che non hanno alcun senso ragionevole. Infine, tra le cose più importanti, è stato sottolineato di non fornire coordinate bancarie o altri dati che potrebbero rivelare informazioni finanziarie.

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