In caso di legge 104 si può accedere a tutta una serie di agevolazioni ma, invece, a cosa si ha diritto in caso di invalidità lieve?
Quando si parla di invalidità si è soliti distinguerla in tre grossi gruppi sulla base del grado di gravità. Gruppi che sono stati definiti dalla Commissione medica dell’Asl e che vanno dall’invalidità lieve nel caso di una percentuale di invalidità riconosciuta compresa tra il 33 ed il 66%, medio-grave se compresa tra il 67 ed il 99% e grave se al 100% e tale da rendere impossibile, per la persona, svolgere le più comuni attività quotidiane.
Se da una certa percentuale in poi si accedere alla legge 104 con tutti i benefici e le agevolazioni ad essa collegati, in tanti si domandano invece se in caso di invalidità lieve vi sia la possibilità di accedere a bonus e servizi a prezzi ridotti. Facciamo chiarezza.
Invalidità lieve, quali sono i bonus disponibili nel 2024?
Con l’invalidità civile lieve si rientra dunque nella prima fascia e bisogna iniziare subito col dire che essa non consente di beneficiare di prestazioni economiche previdenziali oppure assistenziali erogate dall’Inps e rivolte solo a chi presenta un grado di invalidità superiore al 74%. Non si possono dunque ottenere né l’assegno mensile di assistenza da 333,33 euro al mese né la pensione di inabilità dello stesso importo, e neppure l’assegno ordinario di invalidità previsto per un grado di invalidità superiore al 67%. Ancora si è esclusi dall’indennità di accompagnamento da 531,76 euro riconosciuta a chi ha il 100% di invalidità. Ma non bisogna disperare.
Anzitutto a chi ha un’invalidità riconosciuta pari ad almeno il 33,33% è consentito ottenere protesi ed ausili gratuiti come apparecchi acustici, corsetti, busti, protesi oculari, carrozzelle o girelli, il catetere per l’incontinenza i pannoloni e molto altro. La copertura economica è effettuata dal SSN e la fornitura avviene dietro prescrizione e previa consegna della documentazione relativa al grado di disabilità.
Nel caso di invalidità civile lieve superiore al 45% sarà possibile iscriversi alle categorie protette Legge 68/1999 (recandosi al centro per l’impiego e a patto che ci si trovi in stato di disoccupazione) nonché alle liste per il collocamento privato. Con un’invalidità superiore al 51% invece si avrà diritto a fruire del congedo retribuito per cure relative all’invalidità stessa e per un periodo non superiore a 30 giorni ogni anno. Questi giorni inoltre non rientrano nel periodo massimo di conservazione del posto.
