Inps al passo con il futuro: due nuovi modelli imperdibili per lavoratori, pensionati e vantaggiati dai bonus. Scoprite le ultime novità.
Finalmente, sul sito dell’Inps brilla la novità che tutti stavamo aspettando: il modello Adi-Com è online e pronto per essere utilizzato. Questo strumento è fondamentale per comunicare tempestivamente ogni variazione che potrebbe influenzare l’erogazione dell’Assegno di inclusione, la nuova misura di sostegno al reddito delle famiglie.
Simile al ben noto modello Rdc-Com per il Reddito di cittadinanza, l’Adi-Com diventa il nostro alleato per evitare spiacevoli sorprese come la decadenza della misura o l’interruzione dei pagamenti in corso. Dall’inizio di un’attività lavorativa alle dimissioni, ogni cambiamento va segnalato all’Inps con la giusta tempistica.
I due modelli di Adi-Com
Ma andiamo al sodo: ci sono due modelli di Adi-Com, il “ridotto” e l'”esteso”. La circolare Inps n.105, datata 16 dicembre 2023, è la mappa del tesoro che tutti stavamo cercando per svelare quando schierare l’arma segreta: il modello Adi-Com. Come il Reddito di cittadinanza, anche l’Assegno di inclusione diventa il nostro compagno di viaggio, anche quando nella nostra famiglia ci sono persone che lavorano. L’importante è comunicare tempestivamente all’Inps il reddito percepito. Ed è qui che entra in gioco l’Adi-Com.
L‘Adi-Com ridotto si usa per comunicare eventuali rapporti di lavoro già in corso al momento della richiesta dell’Assegno. Se, ad esempio, avete richiesto l’Assegno di inclusione con l’Isee 2024 e ci sono membri del nucleo familiare che hanno iniziato a lavorare dall’1 gennaio 2023, questo modello è il vostro alleato. In poche parole, attraverso l’Adi-Com ridotto, dovete indicare se ci sono membri del nucleo familiare che lavorano, specificando sia se sono dipendenti che autonomi e dichiarando il reddito annuo percepito.
Passiamo all’Adi-Com esteso. Se l‘attività lavorativa inizia successivamente al riconoscimento dell’Assegno di inclusione, questo è il modello da utilizzare. Qui dovete indicare il reddito che si presume verrà percepito in modo che l’Inps possa effettuare un ricalcolo della misura. Ricordate che è obbligatorio comunicare il reddito presunto entro 30 giorni, altrimenti rischiate la sospensione dei pagamenti e la decadenza del beneficio. Ma le sorprese non finiscono qui! L’Adi-Com esteso va utilizzato anche per altre variazioni cruciali, come la presenza di membri del nucleo familiare in stato detentivo o in istituti di cura a totale carico dello Stato. C’è anche spazio per segnalare la cessazione di tali condizioni, le dimissioni dal lavoro e le variazioni patrimoniali, come la perdita dei requisiti economici.
Il countdown è di 15 giorni dall’evento per inviare l’Adi-Com esteso, quindi affrettatevi. Potete farlo tramite caf e patronati o direttamente sul sito dell’Inps, nella sezione dedicata, cliccando sul simbolo dell’euro (€) sotto la voce “domanda”.