Ferie non godute, la sentenza sorride ai lavoratori: ecco a chi e quando devono essere pagate

Cambia tutto sulle ferie non godute: la legge europea arriva a gamba tesa in soccorso dei lavoratori. I datori di lavoro non hanno più scampo.

Nell’arco di un anno ogni lavoratore ha diritto a un certo periodo di ferie che naturalmente vengono distribuite in periodi di ferie canoniche, cioè in corrispondenza della pausa estiva, e in un certo numero di giorni di ferie al mese,

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Cosa succede alle ferie non godute? – vivomilano.com

Può capitare, ovviamente, che un lavoratore decida di non prendere ferie per un lungo periodo di tempo, accumulando quindi delle ferie non godute nel corso di un anno solare. In genere questo non costituisce un problema dal momento che le ferie possono essere adoperate fino al giugno dell’anno successivo, a patto però che il dipendente continui a intrattenere un rapporto di lavoro con l’azienda in questione.

Se il rapporto di lavoro tra il dipendente e l’azienda si interrompe a causa di dimissioni del dipendente, allora sorge il problema. La legge italiana attualmente in vigore non è particolarmente favorevole ai lavoratori: afferma infatti che si ha diritto al risarcimento delle ferie non godute solo e soltanto se non si è potuto godere delle ferie per motivi indipendenti dalla volontà del lavoratore.

Ferie non godute, la legge europea che tutela i lavoratori

Per fare un esempio pratico, se uno sfortunato lavoratore si è ammalato nel mese di agosto, quando aveva programmato di prendere le proprie ferie, e quindi non ha potuto godere delle ferie che gli spettavano, allora il lavoratore in questione ha diritto a ricevere il corrispettivo delle ferie non godute. Se invece il lavoratore è stato perfettamente in salute per tutto l’anno ma ha deciso liberamente di non godere di un certo periodo di ferie, allora non avrà diritto a ricevere alcuna compensazione economica.

Ferie non godute e legislazione Ue
Ferie non godute: buone notizie ma solo per alcuni lavoratori – vivomilano.com

È stato recentemente riscontrato, però, che la legge italiana è in netto contrasto con la legge europea, che stabilisce invece diversamente. Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione ha fatto prevalere proprio la normativa europea su quella italiana, stabilendo che un lavoratore che dà le dimissioni ha diritto a ricevere il pagamento di tutte le ferie di cui non ha goduto, a prescindere dal motivo per cui non ha potuto o non ha voluto andare in ferie.

Purtroppo (c’è sempre un purtroppo), questa particolare tutela che farà felici moltissimi lavoratori non sarà applicata a molti altri: sono infatti solo i lavoratori statali ad aver diritto a questo tipo di trattamento. Fortunatamente però  la Pubblica Amministrazione non si potrà rifiutare di pagare il dovuto adducendo a motivo il “contenimento della spesa pubblica”. Dovrà pagare e basta.

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