Rubata a Milano collezione milionaria di orologi Rolex e Patek Philippe

Complice la letteratura e il cinema e le figure di ladri romantici, come il mitico Lupin, non è raro che alcuni furti clamorosi, tendano a fare notizia e a solleticare non poco la fantasia dei lettori. Meglio ancora se ad essere rubato non è solo il vil denaro, ma magari opere d’arte o pezzi da collezione, per veri intenditori, come pietre, orologi, pregiati arredi o altro.

A Milano è avvenuto in queste ore un furto di lussuosi orologi per ben un milione e mezzo di euro. La vittima un collezionista 71enne, titolare di varie società e di un noto ristorante in via Calvi, frequentato da non pochi VIP, in particolare star del piccolo schermo italiano.

La dinamica non è ancora del tutto chiara, ma la porta d’ingresso dell’appartamento del collezionista, sito in Piazza Risorgimento non presenta segni di scasso o comunque di forzatura.

La collezione comprendeva Rolex e Patek Philippe ed oltre a questi preziosi orologi sarebbero stati sottratti anche 95 mila euro in contanti.

La vittima ha scoperto il fatto attorno alla mezzanotte tra martedì 14 e mercoledì 15 marzo e dopo aver effettuato un rapido controllo di cosa effettivamente mancasse, ha subito contattato il 112 per denunciare il furto.

Il ristoratore ha raccontato agli inquirenti di essere uscito intorno alle 20:00 per raggiungere il suo locale e di aver trovato solo al suo rientro la porta d’ingresso di casa aperta, senza però evidenti segni di forzatura. Stessa cosa per le finestra, che non hanno subito danni evidenti.

A sparire denaro contante, proveniente dai ricavi del ristorante e 35 orologi pregiati, per un valore stimato di circa 1,5 milioni di euro.

In genere questo tipo di furti avviene su commissione, il mondo del collezionismo è spietato e vantarsi dei propri averi o semplicemente esporre degli oggetti da collezione, anche se in casa propria, può potenzialmente portare a non pochi rischi.

Il 71enne non sarebbe assicurato, almeno da quanto lui stesso ha dichiarato agli investigatori e questo potrebbe causargli problemi economici non sottovalutabili, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, assieme agli orologi non sono però sparite le relative certificazioni di autenticità, che restano nelle mani del collezionista. Questo dettaglio potrebbe rendere la vita più difficile ad eventuali ricettatori, ma è probabile che, se il furto è avvenuto su commissione, gli orologi finiranno semplicemente in una nuova collezione privata.

Intanto la squadra Mobile e il commissariato Monforte-Vittoria indagano per verificare tutti i dettagli del racconto della vittima e naturalmente cercare di risalire in tempi rapidi agli autori materiali del furto e ad eventuali mandanti dello stesso.

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